12 giugno 2014

0009 [HERESPHERE] Ciro Corona scrive a Roberto Saviano: Robbe' è Scampia la risposta alla fiction

di Salvatore D'Agostino

Ci sono luoghi, mai attraversati, che tutti pensiamo di aver visto grazie alla ridondanza dei media che li ha scolpiti nel nostro immaginario visivo, Scampia è uno di questi, forse il luogo più visto ma mai visitato d’Italia.

Scampia, negli ultimi anni, è diventato il set ideale dove girare tutti i luoghi comuni - gli stereotipi, le dietrologie, i titoli per nutrire la pancia dei non lettori, rimarcare le differenze di un sud senza speranza - del circo ‘mediatico’. 

Scampia ‘la vive’ Ciro Corona che da anni con l’associazione ‘(R)ESISTENZA’ è entrato in guerra contro l’illegalità e la sua cultura camorristica. Una guerra, non un’indignazione sferzante magari arguta ed emotivamente coinvolgente da chi sta seduto comodo sul divano di casa. Quella di (R)ESISTENZA è una guerra fisica, concreta, difficile, attiva che non accetta la mistificazione e la semplificazione di chi immagina ciò che non vive.

V’invito a leggere la lettera che Ciro Corona ha spedito, usando la bacheca di facebook, a Roberto Saviano sceneggiatore della fiction ambientata a Scampia (una lettera - heresphere - dove Ciro Corona dice: questo è l’intorno di Scampia, adesso, in questo in momento):

Ciro Corona

Caro Roberto,
mi ritrovo a riscriverti a distanza di un anno con la consapevolezza che nemmeno questa volta raccoglierai l'appello né ci sarà mai risposta. Negli ultimi giorni ci si ritrova in una nuova "faida del bene", dove chi dovrebbe essere garante di una "rete", di un lavoro di squadra, sembra essere schierato in trincea pronto ad aprire il fuoco sull'altro. Sembra, ma sappiamo che non è così. Allora facciamo un po' di chiarezza.